Roma, 5 agosto 2025 – Se a Milano aprire il portafogli è uno sport olimpico, a Foggia invece si fa economia creativa. Secondo un'indagine del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne-Unioncamere, nel 2023 ogni milanese ha speso in media 30.993 euro, mentre a Foggia ci si è fermati a 13.697 euro a testa. Praticamente: un meneghino spende quanto due foggiani messi insieme, e forse avanza pure qualcosa per un caffè a Brera.
Sul podio dei “big spender” troviamo:
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🥇 Milano – 30.993 euro
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🥈 Bolzano – 29.146 euro
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🥉 Monza e Brianza – 26.714 euro
In fondo alla classifica, a contendersi la coppa dell’austerità:
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🐢 Foggia – 13.697 euro
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🐌 Caserta – 13.890 euro
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🦥 Agrigento – 14.020 euro
🍝 Roma si consola con il carrello della spesa
Milano vince per i consumi totali, ma Roma si rifà in cucina: la Capitale è prima in Italia per la spesa alimentare, con il 7,8% dei consumi nazionali nel settore. Evidentemente, tra carbonara, supplì e maritozzi, i romani sanno bene come riempire il carrello (e lo stomaco).
📈 Al Sud si spende meno… ma si cresce di più!
Ecco il colpo di scena: se al Nord si spende tanto, al Sud si spende meglio (e di più rispetto al passato). Tra il 2019 e il 2023, i consumi familiari nel Mezzogiorno sono aumentati del +15,7%, battendo la media nazionale (+13,7%) e lasciandosi alle spalle il Nord-Est (+12,7%) e il Centro (+11,3%).
La Sicilia guida la rimonta con un balzo del +17,2%, seguita da:
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Molise (+16,9%)
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Abruzzo (+16,7%)
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Sardegna (+16,3%)
A livello provinciale, Enna è la vera rivelazione del 2023, con un aumento record dei consumi del +21%! Seguita da Caserta (+20,2%) e Isernia (+19,5%). Altro che lentezza del Sud…
🛒 Il cibo pesa (soprattutto al Sud)
Nel Mezzogiorno, i consumi alimentari pesano di più sul bilancio familiare: in 26 province meridionali, oltre il 21% della spesa totale va in cibo. In confronto, al Nord questo succede… praticamente mai.
Motivo? Redditi più bassi (-25% rispetto alla media nazionale), spese frequenti per generi di prima necessità e inflazione che ha inciso più duramente su pane, latte e compagnia bella. Tradotto: si spende di più per meno, e questo comprime il vero potere d’acquisto.
📊 Lombardia regina della spesa, Calabria fanalino di coda
Se guardiamo alla spesa complessiva, la Lombardia da sola "muove" il 20% del consumo nazionale. Seguono Lazio, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Ma se si guarda al consumo pro capite, il Trentino-Alto Adige vince con 26.186 euro, superando anche la Lombardia.
In fondo alla classifica regionale? Calabria e Campania, con circa 15.400 euro pro capite: un quarto in meno rispetto alla media italiana.
📌 Morale della favola?
In Italia si spende in modo diverso, ma non sempre chi spende meno è in difficoltà, e non sempre chi spende tanto è ricco. La mappa dei consumi disegna un Paese che cambia pelle: il Sud corre e recupera terreno, il Nord resta avanti ma con ritmi più lenti.
E mentre Milano fa shopping sfrenato, Foggia e compagnia si arrangiano con ingegno. Ma attenzione: dietro i numeri, ci sono vite reali, bilanci familiari e tante storie di resilienza. E un carrello della spesa, in fondo, racconta molto più di quel che pensiamo.