Mostre. Seravezza
riscopre i pittori della “scuola di Staggia”, i precursori dei
Macchiaioli
Domani sabato 5
luglio l’inaugurazione alle ore 18. Aperta fino al 7 settembre
Si apre domani sabato 5 luglio –
inaugurazione alle ore 18 – nel Palazzo Mediceo di Seravezza in Versilia
( Lu), riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la
grande mostra “Le vie del sole. La scuola di Staggia ed il paesaggio in
Toscana fra Barbizon e la macchia” che per la prima volta rende omaggio a quei
pittori che, dal 1853 nelle campagne di Staggia vicino Siena, rivoluzionarono
la pittura del paesaggio in Italia. Curata da Nadia Marchioni e con un comitato
scientifico guidato da Carlo Sisi, il percorso espositivo comprende oltre 60
opere ( molte della quali provenienti da importanti musei e gallerie italiane
), di un nutrito gruppo di artisti, definiti nel 1873 da Telemaco Signorini
“scuola di Staggia”, che si riunirono intorno ai pittori di origine ungherese
Carlo e Andrea Markò figli di quel Carlo Markò senior che nel suo atelier
fiorentino dagli anni Quaranta, aprì una propria scuola di paesaggio. Nomi come
Emilio Donnini e Serafino De Tivoli e poi Carlo Ademollo, Lorenzo Gelati,
Alessandro La Volpe, Curio Nuti e Michele Rapisardi, Ispirandosi ai pittori francesi
della scuola di Barbizon, questi artisti abbandonarono un approccio
“accademico” al paesaggio, per anticipare una visione più personale, intima e
quotidiana della natura che culminerà poi nel movimento dei
“macchiaioli”. Si tratta di una produzione artistica fino adesso poco
conosciuta ma che rappresenta un momento cruciale nel rinnovamento della
pittura del paesaggio in Toscana. “ E stato un lavoro di ricerca molto
impegnativo – spiega la curatrice Nadia Marchioni – perché fino adesso della
scuola di Staggia conoscevamo gli artisti ma non le opere. Ora invece insieme a
Carlo Sisi abbiamo ricomposto un grande puzzle che ci riempie di soddisfazione
e offre nuove e importanti prospettive di un periodo della storia dell’arte
italiana fino adesso poco conosciuto e studiato”. Tra le opere in
mostra una vera e propria riscoperta: si tratta de “Il castello di Staggia” di
Alessandro La Volpe (dal Museo di Capodimonte), ma anche altri dipinti che
permettono di seguire la geografia del paesaggio toscano, stagione dopo
stagione, secondo gli spostamenti di questi artisti. La campagna senese del
“Paesaggio con castello e figure” di De Tivoli e Carlo Markò, dai dintorni di
Firenze (Portico di villa Toscana, di Altamura e De Tivoli), alla Valle del
Serchio ed alle maestose Alpi Apuane, ai cui piedi Seravezza, sovrastata dalle
cave di marmo e dall’arco naturale del Monte Forato, fu tappa prediletta, in
diversi momenti, di De Tivoli, Gelati, Donnini e dei Markò, che strinsero
con Seravezza un vincolo speciale. In mostra anche 5 dipinti provenienti
dalla Francia opera di alcuni protagonisti di Barbizon fra cui Charles-Françios
Daubigny, Narcisse-Virgile Diaz de la Peña, Jules Dupré, Constant Troyon.
“Con questa mostra inedita e straordinaria – ha aggiunto il sindaco di
Seravezza Ettore Neri – Seravezza torna ad ospitare un evento culturale di
livello nazionale che valorizza ancora di più un contenitore come il Palazzo
Mediceo che, con il riconoscimento dell’Unesco, ci impone grandi responsabilità
sulla sua gestione per rispondere al meglio a questo nuovo ruolo di tutela e
promozione”. La mostra è organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, dal Comune
di Seravezza e sarà aperta dal 5 luglio al 7 settembre 2014 nel
Palazzo Mediceo, Viale L. Amadei, 230 Seravezza (Lu), dal lunedì al
venerdì dalle ore 17 alle 24; sabato e domenica 10.30 /12.30 e
17/24. Biglietto d'ingresso: intero euro 6,00 ridotto euro 4,00. Informazioni:
Fondazione Terre Medicee, ufficio mostre: tel. 0584.757443, sito web: www.terremedicee.it - bookshop@terremedcee.it e info@terremedicee.it
Ufficio
stampa ILogo Fabrizio
Lucarini, mobile 3407612178 / Chiara Mercatanti, mobile 3479778005 E-mail:
press@ilogo.it
Seravezza,
4 luglio 2014
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