Buone notizie dal mondo delle imprese, la richiesta di assunzioni continua, a certificarlo sono Unioncamere ed Anpal nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior.
Lavoro: sono oltre 417mila le assunzioni previste
dalle imprese a marzo
In aumento il fabbisogno di
giovani e di lavoratori immigrati
Roma, 15
marzo 2023 –
Sono oltre 417mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di
marzo e sono circa 1,3 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio,
con un incremento della domanda di lavoro pari a quasi 59mila unità rispetto a
marzo 2022 (+16,3%) e 143mila unità sul corrispondente trimestre 2022 (+12,6%).
In aumento la domanda di giovani che passa da 101mila entrate programmate di
marzo 2022 alle 132mila entrate previste per il mese in corso. Aumenta anche la
richiesta di lavoratori immigrati, attestandosi a quasi 79mila entrate mentre
erano poco più di 60mila a marzo 2022. A delineare questo scenario è il Bollettino
del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal[1].
L’industria
nel suo complesso è alla ricerca di 135mila lavoratori per il mese di marzo che
salgono a 385mila nel trimestre marzo-maggio. Per il manifatturiero, che è alla
ricerca di 87mila lavoratori nel mese e di 249mila nel trimestre, le maggiori
opportunità di lavoro riguardano le industrie della meccatronica che ricercano
23mila lavoratori nel mese e 64mila nel trimestre, seguite dalle industrie
metallurgiche (18mila nel mese e 52mila nel trimestre) e da quelle alimentari
(11mila nel mese e 32mila nel trimestre). Si mantiene elevata anche la
richiesta proveniente dal comparto delle costruzioni: 48mila i contratti di
assunzione programmati per marzo e 136mila fino a maggio. Per quanto riguarda i
settori del terziario sono 283mila i contratti di lavoro che le imprese
intendono attivare a marzo e oltre 891mila quelli previsti nel trimestre
marzo-maggio. Il turismo sta offrendo le maggiori opportunità di impiego nei
servizi con oltre 70mila lavoratori ricercati nel mese e 261mila nel trimestre,
seguito dal commercio (57mila entrate programmate nel mese e 165mila nel
trimestre) e dai servizi alle persone[2]
(43mila nel mese e 132 nel trimestre).
Si attesta
complessivamente al 47,4% la quota di assunzioni di difficile reperimento (+6,3
p.p. rispetto ad un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati
per ricoprire le posizioni lavorative aperte. A incontrare le maggiori
difficoltà di reperimento sono i settori legno-arredo (59,2%), costruzioni
(58,5%), metallurgia (58,3%), tessile-abbigliamento-moda (58%).
Rispetto a un
anno fa, aumentano le opportunità di assunzione per i giovani “under 30” che
sfiorano le 132mila unità, pari al 31,6% delle entrate complessive previste
dalle imprese (+3,4 p.p. rispetto a marzo 2022). ICT, industrie della carta e
stampa, commercio, servizi finanziari e assicurativi e industrie meccatroniche
si distinguono perché stanno ricercando giovani per oltre il 40% dei contratti
da attivare. La quota di assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire
ricorrendo a immigrati si attesta sul 18,8% delle entrate complessive, in
crescita rispetto al 16,8% di marzo 2022 (+2 p.p.). Logistica, servizi
operativi di supporto alle imprese e alle persone, industrie metallurgiche,
industrie del legno-arredo e costruzioni sono i settori in cui la necessità di
lavoratori immigrati superiora il 20% degli ingressi programmati.
Il flusso
delle assunzioni è caratterizzato da una prevalenza di contratti a tempo
determinato (215 unità; 51,4% del totale), seguono i contratti a tempo
indeterminato (88mila; 21,2%) e quelli in somministrazione (45mila; 10,7%).
Sotto il
profilo territoriale è da sottolineare l’elevato mismatch riscontrato dalle
imprese nel Nord est per cui sono difficili da reperire circa il 54% dei
profili ricercati con punte del 59,1% per il Trentino-Alto Adige.
(...)
[1] Le previsioni del mese di marzo si basano sulle interviste
realizzate su un campione di quasi 116.000 imprese. Le interviste sono state
raccolte nel periodo 26 gennaio 2023 – 13 febbraio 2023.
[2] Istruzione e servizi formativi privati,
Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati, Servizi ricreativi,
culturali e altri servizi alle persone.
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