lunedì 10 novembre 2014

"Come crescono i bambini oggi?"A Lariano il dott.Andrea Di Chiara con la sen. Elena Fattori (m5s)

Il 15 novembreA LARIANO INCONTRO "COME CRESCONO I BAMBINI OGGI?"Su alimentazione, apprendimento e movimento nell'infanziaEvento con il patrocinio del Movimento Cittadini LarianoRedazione(Lariano - Appuntamenti) - A Lariano, il 15 novembre, presso il ristorante Premiata trattoria Prati in via Dante Alighieri alle 17:30 si terrà l'incontro "Come crescono i bambini oggi?", su alimentazione, apprendimento e movimento nell'infanzia. Relatori Andrea Di Chiara (Presidente Aipro) e Silvia Biasotto (giornalista esperta in sicurezza alimentare). Parteciperanno Elena Fattori (biologa) e Luigi Gaetti (anatomopatologo). Evento con il patrocinio del Movimento Cittadini Lariano.

mercoledì 20 agosto 2014

elastampabellezza: LA PIOGGIA NON FERMA GLI “AMICI DI BEPPE GRILLO DI...

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LA PIOGGIA NON FERMA GLI “AMICI DI BEPPE GRILLO DI LARIANO”


LA PIOGGIA NON FERMA GLI “AMICI DI BEPPE GRILLO DI LARIANO”

Il movimento 5 stelle si presenta a Lariano con un referendum per la tari troppo alta ed un questionario per conoscere le opinioni dei cittadini,


Un temporale estivo, l'ennesimo e speriamo l'ultimo di un'estate mai cominciata, d'altronde come si dice: “piove governo....” ha battezzato la la prima uscita ufficiale del M5S di Lariano. Come ogni evento bagnato si è rivelato anche questo volta fortunato, perchè nonostante la pioggia moltissimi cittadini di Lariano sono accorsi presso il gazebo allestito in piazza S.Eurosia per conoscere le iniziative dei grillini sul territorio.
Soddisfatto il presidente e fondatore Francesco De Maria :”Tanti sono venuti a trovarci, a compilare i nostri questionari e soprattutto tantissimi commercianti e cittadini hanno firmato contro la Tari che a Lariano è fra le più elevate d'Italia, senza che a questo corrisponda al momento ad un' elevata qualità del servizio. Per gli imprenditori, soprattutto per i piccoli esercizi che sono il nerbo dell'economia larianese, già in sofferenza per la crisi economica, potrebbe essere la mazzata definitiva”. La raccolta firme ha avuto una vasta eco, tale da smuovere i piani alti del comune castellano e la richiesta d'incontro con il sindaco Caliciotti e gli assessori competenti è già stata protocollata dagli uffici comunali.
Che ci sia uno zoccolo duro d'insoddisfazione a Lariano è testimoniato anche dai numeri: 1194 i cittadini che nelle passate europee hanno dato il loro voto al Movimento 5 stelle, 23% degli aventi diritto, numeri impressionati per un comune di media grandezza e per il fatto che al momento non esisteva ancora ufficialmente un' associazione che facesse capo alle istanze di Beppe Grillo.
Per conoscere le opinioni dei cittadini l'associazione ha distribuito un questionario (vedi immagine) “Il nostro motto è: Cittadini per i Cittadini, per questo abbiamo fatto domande semplici e dirette sulla politica attuale senza gli arzigogoli del politichese. Si tratta di una prima iniziativa, il questionario lo riproporremo anche nelle prossime uscite pubbliche e presto tireremo le somme- prosegue De Maria- abbiamo intenzione di proporre iniziative a cadenza mensile per rianimare lo stagno della politica larianese che vive da troppo tempo sui “ si dice” senza che ci sia chiarezza sugli obiettivi da raggiungere per far progredire il nostro paese”

Nella foto:
PRESIDENTE  E FONDATORE 
FRANCESCO
VICE PRESIDENTE ALESSANDRO(ART DIRECTOR)
DEUS ET MACHINA  FONDATORE E ANIMA DEL MOVIMENTO RENZO
FONDATORE E MEMBREO ESECUTIVO MASSIMO
DOC HOLLIDAY DE NOANTRI E MEMBRO ESECUTIVO ANDREA
LE PASIONARIE ANGELA, AGOSTINA E FRANCA
I DURI E PURI DEL MOVIMENTO MAX, SERGIO E MAURIZIO
I LARIANO BROTHER EMANUELE E SIMONE MEMBRI ESECUTIVI















sabato 16 agosto 2014

Casa/Italia al top nell'Ue per caro-mutui. Note positive dall'ecobonus


COSTRUZIONI - Rapporto Confartigianato

Casa/Italia al top nell'Ue per caro-mutui
In calo stock dei prestiti per acquisto abitazioni
Sul mercato immobiliare pesa fisco: in 2 anni tasse aumentate del 107,2%

          In Italia comprare casa con un mutuo costa più che nel resto d'Europa: a maggio 2014 il tasso medio d'interesse sui prestiti per acquisto di abitazioni si attesta al 3,07%, vale a dire 36 punti base in più rispetto al 2,71% rilevato nei Paesi dell'Eurozona. Le più penalizzate sono le famiglie sarde: nell'isola il tasso medio di interesse su questi prestiti arriva al 4,12%.
          Il dato emerge dal rapporto di Confartigianato sulla situazione del mercato immobiliare e, in generale, del settore delle costruzioni.
          Segnali di difficoltà arrivano dalla diminuzione dello stock di mutui per l'acquisto di abitazioni concessi alle famiglie italiane: a maggio 2014 l'ammontare complessivo è pari a 360,1 miliardi, in flessione dell'1,1% rispetto all'anno precedente. Il calo maggiore si registra in Abruzzo ( - 4%), Basilicata ( - 3,4%), Molise (-3,4%), mentre soltanto il Trentino Alto Adige mostra un aumento (+1%) dello stock di mutui erogati.
          Il rapporto di Confartigianato mette in evidenza che, sul totale dei prestiti alle famiglie per acquisto di abitazione, l'80,7% si concentra nel Centro-Nord e il restante 19,3% nel Mezzogiorno. Tra le regioni che utilizzano il maggior volume di mutui è in testa la Lombardia, con il 24,5% del totale, seguita da Lazio (12,9%), Emilia Romagna e Veneto (entrambe 9,1%), Piemonte (7,8%) e Toscana (7,2%).
          A pesare sulla crisi del mercato immobiliare vi è anche la tassazione che tra il 2011 e il 2013, nel passaggio da Ici a Imu, è aumentata del 107,2%. E con l'introduzione della Tasi, (la nuova tassa sui servizi indivisibili) le cose potrebbero peggiorare. L'applicazione del nuovo tributo ad aliquota base farebbe crescere il prelievo fiscale del 12%, mentre se venisse applicata l'aliquota del 2,5 per mille la tassazione sull'abitazione principale aumenterebbe addirittura del 60% rispetto al 2013.
          Qualche spiraglio di luce si intravede nel trend delle compravendite immobiliari che nel primo trimestre 2014, per la prima volta dopo 8 trimestri consecutivi di calo, sono cresciute dell'1,6% rispetto a marzo 2013. Inoltre, nello stesso periodo, il prezzo delle abitazioni è diminuito del 5,3%

comunicato stampa

COSTRUZIONI  - Rapporto Confartigianato
E' sempre crisi per l'edilizia: in 1 anno giù imprese (-1,7%) e occupati (- 4,8%)
Unica luce da bonus ristrutturazioni: utilizzati da 7,6 mln italiani
Arnaldo Redaelli (Confartigianato Edilizia): “Per salvare imprese, Governo punti a riqualificazione immobili pubblici e privati”

       La crisi continua a colpire duramente imprese e lavoratori delle costruzioni: tra giugno 2013 e giugno 2014, le 866.131 aziende del settore sono diminuite dell'1,7%. Ancor più negativo l'andamento delle 542.169 imprese edili artigiane che nell'ultimo anno sono calate del 2,7%. Quanto agli occupati, sono 1.496.920 i posti di lavoro nelle costruzioni, la contrazione nell'ultimo anno si attesta a – 4,8%.
       Lo rileva il rapporto di Confartigianato sulla situazione del settore delle costruzioni che risente ancora gli effetti negativi della recessione.
       Sono in discesa sia il valore della produzione, - 4,7% tra maggio 2013 e maggio 2014, sia l'indice del valore aggiunto che è diminuito dell'1,7% tra il primo trimestre 2013 e il primo trimestre 2014.
       Le imprese del settore costruzioni sono anche quelle che 'soffrono' maggiormente la diminuzione dei finanziamenti bancari: tra aprile 2013 e aprile 2014 lo stock di credito è calato del 10,8% rispetto alla flessione del 6,7% registrata dal totale delle imprese. Peggiora anche la qualità del credito all'edilizia: i tassi di interesse sui prestiti bancari alle aziende si attestano al 7,21% a fronte del 6,48% applicato al resto delle imprese.
       “Nel complesso – denuncia Arnaldo Redaelli, Presidente di Confartigianato Edilizia - la situazione del settore rimane molto pesante. Non si vedono miglioramenti: le imprese si preparano ad affrontare un autunno addirittura peggiore rispetto a quello dello scorso anno. La crisi mantiene bloccato il mercato immobiliare e i nostri imprenditori sono stretti in una morsa fatta di scarso credito bancario con tassi in aumento e da tempi di pagamento sempre più lunghi. Bisogna puntare con decisione su misure che incentivino la ristrutturazione e la manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico e privato. E' l'unica strada per evitare la chiusura delle imprese e la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
       Infatti, la boccata d'ossigeno per il settore può arrivare dagli incentivi per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico. Confartigianato valuta che nel terzo trimestre di quest'anno sono 455.205 i proprietari di immobili orientati ad effettuare nei prossimi 12 mesi un intervento di manutenzione sulla propria abitazione e il loro numero è aumentato del 22,4% rispetto allo scorso anno.
       Gli incentivi fiscali hanno già mostrato il loro effetto benefico sull'edilizia: Confartigianato rivela, infatti, che nel 2012 le detrazioni sono state utilizzate da 7.579.415 contribuenti italiani per una cifra di 4.056 milioni e hanno inciso per il 4,9% del valore aggiunto del settore costruzioni. La regione con la maggiore incidenza delle detrazioni sul valore aggiunto delle costruzioni è la Provincia autonoma di Trento  (8,3% sul totale), seguita dal Friuli Venezia (8%). Calabria e Basilicata sono invece le regioni con i valori più bassi, rispettivamente 1,8% e 2,2% del totale nazionale.
       Gli ecobonus hanno prodotto anche un positivo impatto sull'ambiente: dal 2007 al 2012 hanno permesso un risparmio di energia pari a 8.899 Gwh/anno.
       In prospettiva, qualche speranza può arrivare dal programma di investimenti per l'edilizia scolastica indicato dal Governo nel Def 2015 che prevede interventi per 1.094 milioni nel biennio 2014-2015 e coinvolge 20.845 plessi scolastici nei 3 progetti: 'scuolenuove', 'scuolesicure', 'scuolebelle'. Le regioni maggiormente interessate dal piano di finanziamenti del Governo sono la Campania (4,3% del totale), la Calabria (3,7%), il Molise (3,5%). 

Roma, 16 agosto 2014


martedì 12 agosto 2014

IL VADEMECUM PER UNA BUONA GRIGLIATA





ESTATE: COLDIRETTI, GRIGLIE ACCESE PER 2 ITALIANI SU 3. I CONSIGLI


Quasi famiglie italiane su tre (62 per cento) colgono l’occasione dell’estate per partecipare alle tradizionali grigliate al mare, in montagna, nei parchi, in campagna o nelle case dotate di spazi adeguati. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè  dalla quale si evidenzia una grande passione degli italiani per la cucina all’aria aperta. Se la maggioranza del 47 per cento di quanti amano le grigliate le preferisce a base di carne, per il 40 per cento – sottolinea la Coldiretti - vanno bene tutte mentre appena una minoranza del 7 per cento solo quelle di pesce e il 6 per cento solo di verdure. Per avere un ottimo risultato dalla cottura con il barbecue - continua la Coldiretti – sia che si predispongano grigliate di carne, di pesce o di verdure, il consiglio di base è quello di ricorrere a materie prime di qualità, molto meglio se Made in Italy, che garantiscono freschezza e genuinità. I tagli di carni bovine italiane, a partire da quelli delle razze bianche come Chianina, Maremmana, Marchigiana, Podolica e Romagnola sono perfetti per essere arrostiti alla griglia, ma anche la braciola di maiale e le salsicce di suino italiano hanno caratteristiche qualitative inappuntabili. Per non parlare delle verdure estive – melanzane, zucchine e peperoni – che ben si prestano ad accompagnare la carne o il pesce grigliato, impegnando il calore residuo reso disponibile dal barbecue dopo la cottura principale. Un perfetto posizionamento del barbecue lontano da luoghi a rischio incendio è la prima operazione necessaria per poter lavorare in sicurezza e con i migliori risultati. Occorre – segnala la Coldiretti - un piano d’appoggio stabile e sicuro. Anche la strumentazione deve essere adeguata: non possono mancare graticola, pinze, pennello e guanti. Norma fondamentale è che il barbecue non può mai essere lasciato incustodito, ma deve essere vigilato a vista soprattutto in presenza di bambini che vanno tenuti a debita distanza. Per realizzare una buona brace – continua la Coldiretti – è consigliabile impiegare della carbonella di qualità. Il legno può trasmettere dei profumi al cibo, ma anche rovinarne i sapori se troppo ricco di resina. La cottura delle pietanze deve essere avviata soltanto quando le fiamme sono sparite: l’ideale – precisa la Coldiretti – è la carbonella ardente coperta da cenere spenta. Anche il posizionamento della griglia e la sua distanza dalla carbonella deve tener conto della forza del calore emanato. E’ buona norma non rigirare continuamente le pietanze sulla griglia, evitando di bucare la carne per vedere se è cotta. Dopo la cottura – informa la Coldiretti – i cibi vanno sistemati su un tagliere di legno con bordi scanalati e fatti riposare qualche secondo prima del taglio. A conclusione della grigliata – conclude la Coldiretti - spegnere la carbonella per scongiurare il rischio che qualche scintilla caduta su vegetazione secca possa innescare un incendio.

IL VADEMECUM PER UNA BUONA GRIGLIATA
1.Piano d’appoggio del barbecue stabile, sicuro e non esposto al vento 2.Attrezzatura adeguata (graticola, pinze, pennello e guanti) a portata di mano 3.Controllare sempre il barbecue per salvaguardare i presenti (bambini) ed evitare incendi 4.Impiegare carbonella di qualità, evitando il legno troppo ricco di resina 5.Cuocere i cibi alla temperatura giusta, evitando il contatto con le fiamme 6.Non rigirare continuamente gli alimenti e non bucare la carne 7. Cucinare le verdure con il calore residuo dopo la cottura della carne 8.Far riposare per qualche secondo i cibi cotti su un tagliere di legno scanalato 9.Dopo l’uso spegnere accuratamente la carbonella per evitare il rischio di incendi 10.Pulire a fondo la griglia dopo l’uso con una spazzola di metallo
Fonte: Elaborazione Coldiretti


COLDIRETTI - 335 8245417 - 06 4682487  - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it

domenica 10 agosto 2014

ESTATE: COLDIRETTI, LA META’ DEGLI ITALIANI IN VACANZA PRANZO AL SACCO


ESTATE: COLDIRETTI, LA META’ DEGLI ITALIANI IN VACANZA PRANZO AL SACCO




Pranzo al sacco in vacanza per quasi la metà degli italiani (48 per cento) con il mangiare portato da casa che torna prepotentemente nelle abitudini degli italiani, per risparmiare, ma anche per garantirsi cibo genuino e di qualità. E’quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ che ha tracciato la classifica dei menu da spiaggia degli italiani. In testa alle preferenze per l’ora di pranzo sotto l’ombrellone c’è - sottolinea la Coldiretti - la classica macedonia che è scelta da quasi un italiano su tre (29 per cento) seguita dall’insalata di riso che piace al 26 per cento, ma sul podio sale anche la caprese che è un must per il 20 per cento dei vacanzieri. Tra i piatti preferiti - continua la Coldiretti - si classificano anche le ricette piu’ radicate della tradizione popolare come la frittata di verdure o pasta che è il sogno di ben il 17 per cento dei vacanzieri sopra i 65 anni mentre resiste, nonostante la crescente attenzione alla linea, l’ipercalorica parmigiana che resta ambita dal 5 per cento. Si dice addio, invece, alle lasagne che riscuotono appena l’1 per cento dei consensi. L’ alternativa piu’ gettonata per chi non cucina - riferisce la Coldiretti - sono i panini, scelti per il pranzo al sacco dal 61 per cento dei vacanzieri.

lunedì 28 luglio 2014

MALTEMPO: COLDIRETTI, NON SOLO DANNI, E’ BOOM FUNGHI FUORI STAGIONE STRAORDINARIO ANTICIPO D’AUTUNNO PER APPASSIONATI E BUONGUSTAI



MALTEMPO: COLDIRETTI, NON SOLO DANNI, E’ BOOM FUNGHI FUORI STAGIONE
STRAORDINARIO ANTICIPO D’AUTUNNO PER APPASSIONATI E BUONGUSTAI


L’estate pazza con un mese di giugno e luglio da record per piovosità ha provocato uno straordinario boom fuori stagione per i funghi con le raccolte che sono già avviate anche con un mese di anticipo soprattutto al nord. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che gli appassionati sono già al lavoro senza aspettare l’autunno spinti da riscontri positivi confermati da tutti indicatori disponibili. Le perturbazioni che hanno provocato gravi danni alle coltivazioni agricole e frenato le partenze degli italiani con perdite per agricoltura e turismo che hanno già superato il miliardo hanno invece anticipato e favorito la nascita ei funghi che per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all'interno del bosco. Le previsioni sono per un raccolto superiore a quello delle annate normali in cui si stima che negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che - riferisce la Coldiretti - coprono un terzo dell'Italia si realizzi una produzione di circa 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati. L'attività di ricerca - continua la Coldiretti - non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di "professionisti" impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. E' necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che - sottolinea la Coldiretti - vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica. Le buon prospettive per la raccolta di funghi sostengono la crescita del turismo ecologico nelle aree verdi  che ha raggiunto in Italia il record storico di sempre a 12 miliardi nel 2013 con un progressivo aumento del fatturato ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali. Una tendenza che - continua la Coldiretti - interessa anche le aziende agrituristiche il cui numero negli ultimi dieci anni è aumentato del 57 per cento ed ha raggiunto la cifra record di 20474, il piu’ alto di sempre. Il maggior numero di aziende si trova in Toscana (4185) ed in Trentino (2996), ma nel tempo la diffusione è diventata capillare su tutto il territorio nazionale anche se il 47 per cento - sottolinea la Coldiretti - si trovano al nord, il 34 per cento nel centro e il 19 per cento nel mezzogiorno. Anche l’offerta di servizi è sempre piu’ diversificata con 16906 strutture che offrono l’alloggio in 217946 posti letto e 8363 piazzole di sosta per l’agricampeggio. La vera rivoluzione è pero’ legata al fatto che - conclude la Coldiretti - l’agriturismo non è piu’ solo mangiare con le aziende autorizzate alla ristorazione (10144) che sono state sorpassate in numero da quelle che offrono anche altri servizi salite a ben 11982 con attività come l’escursionismo (3324), la mountain bike (2785), i corsi di cucina, orto, cucito o altro (2009), l’equitazione (1489), il trekking (1821), le fattorie didattiche per i piu’ piccoli (1251) e le osservazioni naturalistiche (932) che sono in rapida espansione.

venerdì 25 luglio 2014

MILANO AREA C. COMUNE SOSPENDE PROVVEDIMENTO DAL 9 AL 24 AGOSTO



AREA C. COMUNE SOSPENDE PROVVEDIMENTO DAL 9 AL 24 AGOSTO

Milano, 25 luglio 2014 – Dal 9 al 24 agosto sarà sospesa Area C: le auto potranno dunque accedere senza la necessità di acquistare e attivare tagliandi nella Ztl Cerchia dei Bastioni. Resta invece valido il divieto di transito per i veicoli sopra i 7,50 metri.

L’interruzione estiva è legata alla tradizionale riduzione del traffico in città nelle settimane centrali del mese di agosto, rispetto alla media annuale (tra il 40 e il 50%).

Media ingressi giornalieri nel mese di agosto 2013:
29 luglio-2 agosto: 74.295
5-9 agosto: 52.914
12-16 agosto: 41.998
19-23 agosto: 51.067
26-30 agosto: 56.475


sabato 5 luglio 2014

4 ITALIANI SU 10 PARTONO A LUGLIO NEL 2104, SONO 9,4 MLN (COLDIRETTI)



ESTATE: COLDIRETTI, 4 ITALIANI SU 10 PARTONO A LUGLIO NEL 2104, SONO 9,4 MLN

Quasi quattro italiani su dieci (il 39 per cento) in vacanza nell’estate 2014 hanno scelto di partire nel mese di luglio quando le scuole sono già terminate e si riesce a risparmiare un po’ rispetto all’altissima stagione. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ in occasione del primo weekend di luglio che inaugura la stagione delle grandi partenze dopo un mese di giugno segnato dal tempo incerto con il 34 % di precipitazioni in piu’ rispetto alla media. Quest’estate sono 9,4 milioni gli italiani che si concedono almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di luglio con una tendenza al risparmio nella durata e nella distanza delle mete e alla caccia di saldi con le offerte last minute. Nonostante la crisi meno di un italiano sui dieci in vacanza (8 per cento) ha scelto - sottolinea la Coldiretti - di anticipare il relax a giugno e di approfittare dei risparmi del fuori stagione nei listini per l’alloggio, il vitto ma anche per le attività ricreative. Partirà secondo tradizione nel mese di agosto la maggioranza dei 24 milioni di italiani che si permettono la vacanza d'estate, un numero addirittura inferiore a quello che acquisterà nei saldi appena avviati.

Gli italiani in vacanza per tagliare le spese rispetto allo scorso anno hanno accorciato la durata nel 12 per cento dei casi mentre il 10 per cento ha scelto destinazioni più vicine ed il 9 per cento ha fatto una riduzione lineare di tutti i costi, secondo Coldiretti/Ixe’. Cambia quindi - sostiene la Coldiretti - la spesa media per persona destinata alle vacanze che scende quest’anno a 665 euro e si accorcia la durata con il 43 per cento degli italiani in vacanza per meno di una settimana, il 33 per cento da una a due settimane, il 15 per cento da due a tre settimane e solo il 9 per cento per piu’ di 3 settimane.

Tra le destinazioni gli italiani quest'estate - precisa la Coldiretti - continuano a preferire il mare dove si recheranno il 71 per cento dei vacanzieri ma un corposo 18 per cento ha scelto la montagna, il 6 per cento le citta’, il 5 per cento il lago e il 3 per cento la campagna che fa segnare un aumento rispetto allo scorso anno anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta agrituristica ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre piu’ di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it.


D’altra parte per quanto riguarda la durata del viaggio secondo uno studio della Erasmus University di Rotterdam non c'è una lunghezza ottimale, almeno dal punto di vista degli effetti sull'umore a lungo termine, che durano lo stesso tempo sia per viaggi di tre settimane che più brevi pero’ - riferisce la Coldiretti - un articolo della Radboud University sul Journal of Happiness studies ha osservato che il livello degli ormoni legati al relax e alla soddisfazione inizia a crescere subito dopo la partenza, raggiungendo il picco all'ottavo giorno. Sulla destinazione ottimale invece le ricerche sono quasi tutte d'accordo nell'indicare il contatto con la natura come quello più adatto a "ricaricare" la mente, con la campagna che sembrerebbe avere un grande potenziale secondo una ricerca dei Sage Colleges di New York che ha scoperto che il Mycobacterium vaccae, che - conclude la Coldiretti - si trova comunemente nel terreno agricolo se iniettato nei topi aumenta il livello di serotonina , il noto ormone del buonumore.

venerdì 4 luglio 2014


Mostre. Seravezza riscopre i pittori della “scuola di Staggia”,  i precursori dei Macchiaioli
Domani sabato 5 luglio l’inaugurazione alle ore 18. Aperta fino al 7 settembre
Si apre domani sabato 5 luglio – inaugurazione alle ore 18 – nel  Palazzo Mediceo di Seravezza in Versilia ( Lu), riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la grande mostra  “Le vie del sole. La scuola di Staggia ed il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la macchia” che per la prima volta rende omaggio a quei pittori che, dal 1853 nelle campagne di Staggia vicino Siena, rivoluzionarono la pittura del paesaggio in Italia. Curata da Nadia Marchioni e con un comitato scientifico guidato da Carlo Sisi, il percorso espositivo comprende oltre 60 opere ( molte della quali provenienti da importanti musei e gallerie italiane ), di un nutrito gruppo di artisti, definiti nel 1873 da Telemaco Signorini “scuola di Staggia”, che si riunirono intorno ai pittori di origine ungherese Carlo e Andrea Markò  figli di quel Carlo Markò senior che nel suo atelier fiorentino dagli anni Quaranta, aprì una propria scuola di paesaggio. Nomi come Emilio Donnini e Serafino De Tivoli e poi Carlo Ademollo, Lorenzo Gelati, Alessandro La Volpe, Curio Nuti e Michele Rapisardi, Ispirandosi ai pittori francesi della scuola di Barbizon, questi artisti abbandonarono un approccio “accademico” al paesaggio, per anticipare una visione più personale, intima e quotidiana della natura che culminerà poi nel movimento dei “macchiaioli”.  Si tratta di una produzione artistica fino adesso poco conosciuta ma che rappresenta un momento cruciale nel rinnovamento della pittura del paesaggio in Toscana. “ E stato un lavoro di ricerca molto impegnativo – spiega la curatrice Nadia Marchioni – perché fino adesso della scuola di Staggia conoscevamo gli artisti ma non le opere. Ora invece insieme a Carlo Sisi abbiamo ricomposto un grande puzzle che ci riempie di soddisfazione e offre nuove e importanti prospettive di un periodo della storia dell’arte italiana  fino adesso poco conosciuto e studiato”.  Tra le opere in mostra una vera e propria riscoperta: si tratta de “Il castello di Staggia” di Alessandro La Volpe (dal Museo di Capodimonte), ma anche altri dipinti che permettono di seguire la geografia del paesaggio toscano, stagione dopo stagione, secondo gli spostamenti di questi artisti. La campagna senese del “Paesaggio con castello e figure” di De Tivoli e Carlo Markò, dai dintorni di Firenze (Portico di villa Toscana, di Altamura e De Tivoli), alla Valle del Serchio ed alle maestose Alpi Apuane, ai cui piedi Seravezza, sovrastata dalle cave di marmo e dall’arco naturale del Monte Forato, fu tappa prediletta, in diversi momenti, di De Tivoli, Gelati, Donnini e dei Markò, che strinsero con  Seravezza un vincolo speciale. In mostra anche 5 dipinti provenienti dalla Francia opera di alcuni protagonisti di Barbizon fra cui Charles-Françios Daubigny, Narcisse-Virgile Diaz de la Peña, Jules Dupré, Constant Troyon.  “Con questa mostra inedita e straordinaria – ha aggiunto il sindaco di Seravezza Ettore Neri – Seravezza torna ad ospitare un evento culturale di livello nazionale che valorizza ancora di più un contenitore come il Palazzo Mediceo che, con il riconoscimento dell’Unesco, ci impone grandi responsabilità sulla sua gestione per rispondere al meglio a questo nuovo ruolo di tutela e promozione”. La mostra è organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, dal Comune di Seravezza e sarà aperta dal 5  luglio al 7 settembre 2014 nel Palazzo Mediceo,  Viale L. Amadei, 230 Seravezza (Lu), dal lunedì al venerdì  dalle ore 17 alle 24; sabato e domenica 10.30 /12.30  e 17/24. Biglietto d'ingresso: intero euro 6,00 ridotto euro 4,00. Informazioni: Fondazione Terre Medicee, ufficio mostre: tel. 0584.757443, sito web: www.terremedicee.it  - bookshop@terremedcee.it e info@terremedicee.it
Ufficio stampa ILogo Fabrizio Lucarini, mobile 3407612178 / Chiara Mercatanti, mobile 3479778005  E-mail: press@ilogo.it
Seravezza, 4 luglio 2014




CULTURA. BERENGO GARDIN DONA AL COMUNE DI MILANO OLTRE 2800 DIAPOSITIVE DEL SUO STRAORDINARIO ARCHIVIO DI IMMAGINI
Una donazione che arricchisce le Raccolte Fotografiche del Comune di Milano, in linea con la vocazione scientifica e didattica del Civico Archivio Fotografico

Milano, 4 luglio 2014 – La Giunta ha accettato oggi formalmente la donazione da parte del fotografo Gianni Berengo Gardin di 2874 diapositive provenienti dal suo archivio personale, un importante nucleo di immagini che andrà ad arricchire e accrescere il complesso del patrimonio culturale delle Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche, che ha sede al Castello Sforzesco.

La donazione consentirà di far luce sull’attività del fotografo dedicata al paesaggio e ai monumenti storico – artistici milanesi e italiani, attività condotta per molti anni grazie a importanti committenze ricevute dal Touring Club Italiano, ed è in linea con la natura e la vocazione scientifica e didattica del Civico Archivio Fotografico che conserva la documentazione del lavoro dei più importanti studi fotografici milanesi, attivi sin dagli albori della fotografia. Accanto all’importante documentazione fotografica ottocentesca, infatti, l’Istituto conserva significative testimonianze di fotografia del Novecento, mostrando così come Milano sia divenuta, durante il secolo scorso, il centro italiano più fecondo per lo sviluppo della fotografia e di tutte le attività produttive ad essa collegate.

Dopo la recentissima apertura della mostra dedicata a Salgado, che ha inaugurato il ‘nuovo corso’ di Palazzo della Ragione come sede espositiva permanente dedicata all’arte della fotografia, ecco un’altra buona notizia che riguarda questo linguaggio – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Gianni Berengo Gardin, al quale abbiamo dedicato una mostra proprio l’estate scorsa nelle sale di Palazzo Reale, è un protagonista della storia della fotografia italiana e il suo lavoro non poteva certo mancare nell’archivio del Comune di Milano, la città che lo ha accolto sin dal 1965 e lo ha visto diventare uno dei più rappresentativi interpreti della sua storia recente”.

Gianni Berengo Gardin, nato nel 1930, ha iniziato a occuparsi di fotografia nel 1954. Dopo avere vissuto a Roma, Venezia, Lugano e Parigi, nel 1965 si è stabilito definitivamente a Milano iniziando la carriera professionale, dedicandosi alla fotografia di reportage, all’indagine sociale, alla documentazione di architettura, alla descrizione ambientale.
Ha collaborato con le principali testate della stampa illustrata italiana ed estera, ma si è principalmente dedicato alla realizzazione di libri, pubblicando oltre 200 volumi fotografici.
Le sue prime foto sono state pubblicate nel 1954 su Il Mondo, diretto da Mario Pannunzio, con cui ha collaborato fino al 1965. Dal 1966 al 1983 ha collaborato con il Touring Club Italiano, per il quale ha realizzato un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi Europei. Ha lavorato assiduamente con l’industria (Olivetti, Alfa Romeo, Fiat, IBM, Italsider, ecc.) realizzando reportage e monografie aziendali. Nel 1979 ha iniziato la collaborazione con Renzo Piano, per il quale documenta le fasi di realizzazione dei progetti architettonici. Dal 1990 è rappresentato dall’agenzia Contrasto.

Berengo Gardin è stato insignito di numerosi premi, a partire dal 1963 (World Press Photo) – si segnala, nel 1990, il Premio Brassai al Mois de la Photo di Parigi e nel 1995 il Leica Oskar Barnack Award ai “Rencontres Internationales de la Photographie” di Arles con il volume La disperata allegria. Vivere da zingari a Firenze -, fino ad arrivare al 2008 col riconoscimento alla carriera del prestigioso Lucie Award, New York (vinto in precedenza da Henri Cartier Bresson, Gordon Parks, William Klein, Willy Ronis, Elliott Erwitt).

Nel 2009 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano.

Ha tenuto circa 200 mostre personali in Italia e all’Estero, tra cui le grandi antologiche di Arles (1987), Milano (1990), Losanna (1991), Parigi (1990 e 1997), New York (1999) e, tra le ultime, al Palazzo delle Esposizioni di Roma (2001), alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi e allo Spazio Forma di Milano (2005). Ha inoltre esposto al Photokina di Colonia, all’Expo di Montreal, alla Biennale di Venezia, ha partecipato alla mostra The Italian Metamorphosis 1943 – 1968 al Guggenheim di New York nel 1994.

Inserito nel 1972 tra i 32 “World’s Top Photographers” dalla rivista Modern Photography e citato, unico tra i fotografi, da Sir E. H. Gombrich nel libro The Image and the Eye (Oxford 1982), Berengo Gardin è stato fatto oggetto di numerose pubblicazioni monografiche. La più recente di queste è il saggio di Silvana Turzio (Gianni Berengo Gardin, Milano, Bruno Mondadori 2009).

Sue fotografie fanno parte delle collezioni di diversi musei e fondazioni culturali, tra cui l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, il Museum of Modern Art di New York, la Bibliotèque Nationale di Parigi, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi.







Il Gioco del Lotto apre di nuovo Il Forte Belvedere con la mostra di Giuseppe Penone

SABATO 5 LUGLIO MOSTRA APERTA GRATUITAMENTE CON: VISITE GUIDATE,  LABORATORI PER RAGAZZI, INTRATTENIMENTO MUSICALE E INCONTRO CON L’ARTISTA  

Firenze 4 giugno - Il Gioco del Lotto apre anche quest’anno Il Forte Belvedere con la mostra dedicata a Giuseppe Penone, uno dei più importanti artisti contemporanei italiani, intitolata “Prospettiva vegetale” che sarà anche al Giardino di Boboli dal 5 luglio al 5 ottobre. Il Gioco del Lotto ribadisce così il proprio sostegno alla cultura a Firenze dopo la grande mostra di Zhang Huan, che ha contribuito alla riapertura di Forte Belvedere, e dopo il grande successo dell’open day al Museo Novecento del 28 e 29 giugno scorsi al quale hanno partecipato più di 6500 persone.
La partnership è stata realizzata nell’ambito dell’iniziativa “Firenzepiùtua” tappa cittadina di un tour partito proprio da Firenze lo scorso 23 giugno e che animerà le piazze delle principali città italiane corrispondenti alle Ruote del Lotto, con attività culturali e di intrattenimento per favorire l’accesso alle bellezze della propria città.
Sabato 5 luglio il Gioco del Lotto offrirà gratuitamente a tutti: visite guidate alla mostra, laboratori per ragazzi “Io Gioco con l’arte”, un vivace intrattenimento musicale e la possibilità di interagire in modo divertente con i numeri attraverso la “Number pattern”, un’ installazione digitale posta all’interno di Forte Belvedere. Non mancherà un incontro con l’artista che risponderà alle domande del pubblico.
L’impegno de Il Gioco del Lotto in campo artistico e culturale ha origini molto antiche. Per esempio, nel Settecento Papa Clemente XII decise di destinare i proventi del Lotto alla costruzione di opere architettoniche di pubblica utilità, come la Fontana di Trevi. In seguito lo storico legame tra Il Gioco del Lotto e i beni culturali si è definitivamente consolidato nel 1996 quando, con l’introduzione della seconda estrazione settimanale del mercoledì, una parte dei proventi derivanti dal gioco è stata destinata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze - attraverso l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il recupero e la conservazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico (legge n.662/96).
Dal 1998 al 2012 grazie ai proventi de Il Gioco del Lotto sono stati realizzati in tutta Italia interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale per un totale di 1miliardo e 761 milioni di euro (63 milioni di euro solo a Firenze dal 1998 al 2011) e ancora oggi, il Lotto continua ad affiancare le più importanti istituzioni italiane sostenendo grandi progetti di valorizzazione culturale.
“Siamo orgogliosi di poter contribuire ad un grande progetto culturale come la mostra di Giuseppe Penone che si terrà anche nel Giardino di Boboli, uno dei complessi architettonici restaurati a Firenze con i proventi de Il Gioco del Lotto – ha dichiarato Simone Cantagallo, direttore Media Communication di Lottomatica – Le nostre iniziative mirate a rendere l’arte e la cultura accessibili a tutti fanno registrare sempre numeri molto significativi e l’ottima risposta dei cittadini conferma l’importanza dell’impegno delle aziende nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale”

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Sabato 5 luglio  porte aperte al Forte Belvedere: dalle 10.00 alle 21.00 (la biglietteria chiude alle 19.00)  il Museo sarà accessibile gratuitamente a tutti.
Tutte le iniziative e gli eventi sono a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti disponibili. Per informazioni www.giocodellotto.it oppure tel. 055-2768224 055-2768558 - mail info@muse.comune.fi.it


OPEN DAY GIOCO DEL LOTTO ALLA MOSTRA DI PENONE
PROGRAMMA
-       Visite guidate al Forte e alla mostra per tutti a partire dai 10 anni: dalle ore 10.00 alle ore 12,30 e dalle 15 alle 17,30 (partenza ogni 30 minuti)

-       Laboratorio “Io gioco con l’arte” dedicato alle famiglie  e ai bambini dagli 8 ai 12 anni: alle ore 16 e alle ore 17,30


-       Incontro con l’artista: ore 18

INCENDI: COLDIRETTI, GRAVI DANNI ALLE AZIENDE AGRICOLE IN SARDEGNA

Imprese agricole colpite con distruzioni delle coltivazioni, delle strutture aziendali, delle scorte, delle attrezzature e macchine agricole. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti in riferimento agli incendi che hanno portato alla devastazione in Sardegna un intero territorio compreso tra i comuni di Arborea, Marrubiu, Palmas Arborea e Santa Giusta, infliggendo notevoli danni all’ambiente. La Coldiretti di Oristano si farà promotrice , di una richiesta di accertamento dei danni  con valutazione di interventi atti ad indennizzare le perdite subite e chiede maggiore vigilanza su questo fenomeno, sia esso dovuto a disattenzioni o a gesti criminali.

giovedì 12 giugno 2014

DA DOMANI IN MOSTRA A PALAZZO REALE “DECOLLAGES E RETRO D’AFFICHES” DI MIMMO ROTELLA



CULTURA. DA DOMANI IN MOSTRA A PALAZZO REALE “DECOLLAGES  E RETRO D’AFFICHES” DI MIMMO ROTELLA
Milano, 12 giugno 2014 – E’ stata presentata oggi a Palazzo Reale la mostra, in programma dal 13 giugno al 31 agosto 2014, “Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches”, curata da Germano Celant, promossa e prodotta da Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale, Mimmo Rotella Institute e Fondazione Mimmo Rotella.

L’esposizione costituisce una prima puntuale ricognizione sull’attività iniziale di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 – Milano, 2006), artista poliedrico e noto per l’invenzione del décollage, forma artistica da lui ideata e realizzata a partire dai primi anni Cinquanta.

“Mimmo Rotella è stato un importante punto di riferimento culturale per la città di Milano, scelta dall’artista stesso come dimora a partire dagli anni Ottanta, e la mostra di Palazzo Reale intende dare un tributo alla sua attività, che nel tempo ha acquisito caratura internazionale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Il percorso espositivo concepito da Germano Celant è un vero e proprio viaggio nella storia culturale dell’Italia del Dopoguerra, che si espande fino a prendere in analisi anche il contesto europeo e statunitense”.

La mostra, che espone circa centocinquanta opere, si focalizza sul periodo che si estende dal 1953, anno delle prime sperimentazioni sul manifesto lacerato, per arrivare al 1964, quando Rotella partecipa alla XXXII Biennale di Venezia. Un momento specifico di ricerca, approfondimento e confronto che si avvale di importanti prestiti da collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, tra cui il Museo del Novecento di Milano, MACRO di Roma, Carré d’Art-Musée d’art contemporain di Nîmes e Musée National d’art moderne - Centre Pompidou di Parigi, Tate Modern, Londra, Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, Roma.

Per contestualizzare l’opera di Rotella all’interno del panorama artistico internazionale dell’epoca e comprendere il suo contributo e la sua originalità, vengono esposti anche alcuni lavori che si confrontano con quelli di altri grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, europei e americani, quali Filippo Tommaso Marinetti, Enrico Prampolini, Kurt Schwitters, Hannah Höch, Jean Fautrier, Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Jacques Mahé de la Villeglé, Raymond Hains, Andy Warhol e Michelangelo Pistoletto.
Il percorso dell’esposizione si sofferma su alcuni momenti fondamentali dell'inizio della carriera dell’artista.

A Roma, dove si trasferisce subito dopo il rientro in Italia dalla residenza alla Kansas City University del 1952, Rotella stabilisce un dialogo sia con la generazione precedente sia con i suoi coetanei. È in questo ambito che ricorre a un simbolo del rinato contesto urbano: il manifesto pubblicitario.

La sua sperimentazione lo porta a rimodulare il poster in ogni modo possibile: quale unità di partenza per lo studio dell’aspetto materico che assume a contatto con la tela grezza, quale particella elementare per la costruzione di un immaginario astratto e come studio della forma che va a costituirsi sul retro del manifesto, tramite l’azione di colle e ruggini.

Seguendo il percorso della carriera di Rotella sono poi individuati e presentati in mostra alcuni lavori realizzati intorno agli anni Cinquanta e Sessanta, momento in cui intesse i primi rapporti con la Francia - tramite il Nouveau Réalisme - e gli Stati Uniti. Qui, già nel 1961, partecipa presso il Museum of Modern Art a New York a “The Art of Assemblage”.

Sempre più attivo tra Roma e Parigi, Rotella ha modo di lavorare a stretto contatto con gli artisti della Pop Art e di aprire i suoi orizzonti sul contesto americano, esperienza che culmina nel 1962 con la personale alla Galleria Bonino di Buenos Aires e con la partecipazione a “New Realists”, presso la galleria Sidney Janis a New York.

Orari
Martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30.
Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30; lunedì dalle 14.30 alle 19.30.
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

Biglietti con audioguide gratuite per tutti i visitatori
Intero € 11,00

Informazioni
www.mostrarotellamilano.it