giovedì 27 ottobre 2022

LUCCA COMICS, COME ANDARCI IN TRENO, IL PIANO DI FS /RFI

 



E' tempo di Lucca Comics, la kermesse è pronta come ogni anno stupire e divertire folle di giovani e meno, appassionati di: fumetti, serialità, gaming, cosplaying ecc.. Per godersela al meglio è consigliato andarci in treno. Ferrovie dello Stato ha approntato un piano per fronteggiare ed accogliere al meglio il grande flusso di viaggiatori alla stazione di Lucca, vediamolo nel dettaglio: 

RFI, LUCCA COMICS 2022: MODIFICATI I PERCORSI DI ACCESSO IN STAZIONE LUCCA

 

·         da venerdì 28 ottobre a martedì 1 novembre

·         presenziamento straordinario del personale per grande affluenza di viaggiatori e per incremento numero di treni

 

Firenze, 27 ottobre 2022

 

Durante le giornate di Lucca Comics 2022, in programma da venerdì 28 ottobre fino a martedì 1 novembre, saranno modificati i percorsi di ingresso ed uscita dalla stazione di Lucca.

  

La scelta di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), condivisa con le autorità locali, è stata adottata per agevolare la gestione dei flussi straordinari di viaggiatori previsti nelle giornate dell’evento.

 

Nello specifico:

·         treni in partenza per Firenze utilizzeranno i binari 5 e 6, raggiungibili esclusivamente dall’ingresso di Via Nottolini, lato opposto al fabbricato di stazione;

·         treni in partenza per Pisa utilizzeranno i binari 3 e 4, con accesso da Piazza Ricasoli, tramite il sottopasso sul lato sinistro del fabbricato di stazione;

·         treni in partenza per Viareggio utilizzeranno i binari 1, 1 tronco Ovest, 2 tronco Ovest;

·         treni in partenza per Aulla Lunigiana utilizzeranno i binari 1 e 1 tronco Est.

  

I nuovi percorsi e gli accessi saranno segnalati con apposita cartellonistica e controllati per regolare al meglio l’afflusso dei viaggiatori.

Per far fronte ai flussi straordinari dei visitatori, l’attesa per i treni sarà regolamentata e gestita all’esterno della stazione ferroviaria.

Il sottopassaggio di stazione durante le ore diurne, non potrà essere utilizzato come passaggio pedonale tra piazza Ricasoli e San Concordio.

Si invitano i viaggiatori ad arrivare in stazione in anticipo muniti di biglietto.

 

Per regolare l’elevata affluenza prevista sarà anche incrementato il personale, supportato da quello della Protezione Civile.

 


domenica 23 ottobre 2022

CALDO: COLDIRETTI, PREZZI TARTUFO BALZANO A 4500 EURO AL KG

  


CALDO: COLDIRETTI, PREZZI TARTUFO BALZANO A 4500 EURO AL KG

 
Con il caldo e la siccità che non abbandonano la Penisola il prezzo del tartufo bianco viene quotato su valori di 450 euro all’etto per pezzature oltre i 50 grammi in una annata difficile per le alte temperature e le scarse precipitazioni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base degli andamenti della borsa del tartufo bianco di Acqualagna dove si è aperta la Fiera nazionale del tartufo bianco. Un appuntamento che sancisce l’entrata nel vivo della stagione delle “feste” dedicate a sua Maestà il tartufo, dalla Fiera Internazionale del tartufo bianco di Alba alla mostra mercato del Tartufo di Città di Castello che si apre il 29 Ottobre, ma numerosi appuntamenti sono in calendario nelle regioni piu’ vocate.

 

La prima raccolta successiva all’iscrizione nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”, fa registrare dunque – sottolinea la Coldiretti - quotazioni sui massimi toccati anche lo scorso anno ma tra le annate più care si registrano anche i 350 euro nel 2013, i 500 euro nel 2012 e i 450 euro all’etto del 2017 per pezzature medie dai 15 ai 20 grammi per il tartufo bianco di Alba.

 

A far innalzare il prezzo sono state le condizioni climatiche non favorevoli perché’ il Tuber magnatum Pico – sottolinea la Coldiretti – si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione. Con l’autunno – precisa la Coldiretti – si moltiplicano lungo tutto lo stivale le mostre, le sagre e le manifestazioni dedicate al tartufo che - sottolinea Coldiretti – coinvolge in Italia una rete nazionale composta da circa 73.600 detentori e praticanti, chiamati tartufai, riuniti in 45 gruppi associati nella Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani (FNATI), da singoli tartufai non riuniti in associazioni per un totale di circa 44.600 unità e da altre 12 Associazioni di tartufai che insieme all’Associazione Nazionale Città del Tartufo (ANCT) coinvolgono circa 20.000 liberi cercatori e cavatori. 

 

Le mostre, sagre e feste che si moltiplicano lungo al Penisola sono appuntamenti che rappresentano una ottima occasione per acquistare o assaggiare il tartufo nelle migliori condizioni e ai prezzi più convenienti ma anche per difendersi dal rischio dell’inganno con la vendita di importazioni low cost spacciate per italiane. Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all’Umbria, dall’Abruzzo al Molise, ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi i territori battuti dai ricercatori. La ricerca dei tartufi praticata già dai Sumeri – riferisce la Coldiretti – svolge una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta una importante integrazione di reddito per le comunità locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici come dimostrano le numerose occasioni di festeggiamento organizzate in suo onore. I tartufi sono noti per il loro forte potere afrodisiaco e in cucina – conclude la Coldiretti – il bianco (Tuber Magnatum Pico) va rigorosamente gustato a crudo su noti cibi come la fonduta, i tajarin al burro e i risotti e per quanto riguarda i vini va abbinato con i grandi vini rossi. 

mercoledì 12 ottobre 2022

ENERGIA: COLDIRETTI, 1 ITALIANO SU 10 IN DIFFICOLTA’ A RISCALDARE CASA

 


Quasi un italiano su dieci (8,1%) è in difficoltà a riscaldare adeguatamente la propria abitazione nel 2021 con una tendenza destinata a crescere questo inverno per effetto dell’aumento delle bollette e della riduzione del potere di acquisto. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base del Rapporto Istat sui Sustainable Development Goals (SDGs) che presenta l’aggiornamento e l’analisi delle misure statistiche finalizzate al monitoraggio dell’Agenda 2030. Circa 5,6 milioni di individui in Italia – sottolinea la Coldiretti - sono in condizioni di povertà assoluta con la quota di popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale che è pari al 25,4% ma si differenzia notevolmente a livello regionale, variando dal 10% della Provincia Autonoma di Bolzano a oltre il 50% della Campania. La punta dell’iceberg della popolazione a rischio povertà o esclusione sociale sono le oltre 2,6 milioni di persone che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare, secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead) in riferimento al report dell’lstat sulle “Condizioni di vita e reddito delle famiglie. Contro la povertà – conclude la Coldiretti – è cresciuta anche la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica.