Occhio all'etichetta. Per non cadere nelle trappole del mercato in una situazione in cui la grande maggioranza dei pesci in vendita provengono dall’estero, il consiglio della Coldiretti è di guardare l’etichetta sul bancone dove deve essere specificato il metodo di produzione (“pescato”, “pescato in acque dolci”, “allevato…”), il tipo di attrezzo oggetto della cattura e la zona di cattura o di produzione (Mar Adriatico, Mar Ionio, Sardegna, anche attraverso un disegno o una mappa).
venerdì 29 marzo 2024
VENERDI' SANTO, SULLA TAVOLA TRIONFA IL MARE. I CONSIGLI PER IL CONSUMO MIGLIORE
Occhio all'etichetta. Per non cadere nelle trappole del mercato in una situazione in cui la grande maggioranza dei pesci in vendita provengono dall’estero, il consiglio della Coldiretti è di guardare l’etichetta sul bancone dove deve essere specificato il metodo di produzione (“pescato”, “pescato in acque dolci”, “allevato…”), il tipo di attrezzo oggetto della cattura e la zona di cattura o di produzione (Mar Adriatico, Mar Ionio, Sardegna, anche attraverso un disegno o una mappa).
giovedì 15 febbraio 2024
L'Orchestra Ravvicinata del Terzo tipo al Liceo Kennedy il 27 febbraio
Un nuovo progetto che vede coinvolte due realtà importanti di Monteverde: la Scuola popolare di Musica di Donna Olimpia ed il Liceo Scientifico J.F. Kennedy. Un concerto della Orchestra Ravvicinata del Terzo tipo, che si terrà nella splendida cornice dello storico Liceo romano abbarbicato alle pendici del Gianicolo.
L’Orchestra Ravvicinata del
Terzo Tipo, composta da persone con
disabilità, operatori socio-assistenziali, educatori, musicisti
professionisti (scelti tra gli insegnanti della Scuola Popolare
di Musica Donna Olimpia), accoglie quest’anno anche un gruppo
di studenti del Liceo Scientifico Statale Kennedy, inseriti in un programma
di alternanza scuola-lavoro (PCTO).
Il concerto del Kennedy è la prima esibizione dell'edizione di quest'anno di questo progetto di integrazione, unico nel proprio genere; l'inserimento degli studenti offre loro un'esperienza che unisce espressione artistica e impegno sociale in un percorso di professionalizzazione, moltiplicando il valore dell'alternanza scuola-lavoro proprio grazie a questa originalità: fare della creazione di bellezza la propria occupazione, sostenendo sviluppo e integrazione.
Il percorso dell'Orchestra, giunto all'undicesimo anno, è stato ideato e promosso dalla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia in collaborazione con la Cooperativa Agorà. Le prove si svolgono settimanalmente presso il Villino Corsini, sede del Teatro di Villa Pamphilj, condotte da Emanuele Bruno, Federica Galletti, Emanuela De Bellis, Luca Libonati e Paolo Pecorelli. Il coordinamento tecnico è a cura di Irene Magagnini e Concetta Amato (Agorà). Il progetto è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula, in collaborazione con Fondazione CESVI. Il Programma Formula è disposizione delle realtà del terzo settore sulla piattaforma forfunding.it
Giuseppe Gambacorta
lunedì 24 aprile 2023
PONTI DI PRIMAVERA, BOOM DEL TRENO
Il treno sempre di più nelle preferenze degli italiani che lo scelgono per trascorrere i ponti di primavera lontano da casa.
Il mezzo più antico si sta rivelando essere il più ecologico, pratico, comodo ed in grado di raggiungere velocemente le località turistiche senza l'assillo delle code in autostrada o degli estenuanti check in aeroportuali. Rispetto allo scorso anno, Trenitalia ha registrato un significativo +15% di prenotazioni, segnale di una decisa inversione di tendenza nelle scelte di trasporto degli italiani. per far fronte a queste richieste il vettore ha deciso di rafforzare l'offerta Alta velocità con 18mila posti in più. Anche i regionali e gli intercity con il potenziamento dei treni notturni
Ma andiamo a vedere nel dettaglio l'offerta di Trenitalia.
Oltre 18mila posti in più sui Frecciarossa per soddisfare la domanda dei vacanzieri che hanno scelto il treno per viaggiare durante i ponti di primavera legati alle festività del 25 aprile, del 1° maggio e del 2 giugno.
L’alta Velocità di Trenitalia, società capofila
del Polo Passeggeri del Gruppo FS, ha attivato 40
ulteriori collegamenti per l'intero periodo, caratterizzato da un flusso di
viaggiatori in crescita di oltre il 15% rispetto allo scorso anno. Sui treni
del Regionale si stima un flusso di 4,5 milioni di viaggiatori. Più
di 250mila, inoltre, le prenotazioni effettuate sui treni Intercity nel periodo
21-25 aprile a cui si sommano ulteriori 50mila prenotazioni per i treni
EuroCity da e per la Svizzera e i treni Euronight dalla Germania e
dall’Austria.
Le soluzioni dell’Alta Velocità
Frecciarossa,
eccellenza del Made in Italy, viaggerà tra Milano, Roma e Napoli, nelle
giornate e nelle fasce orarie a più alta richiesta, in doppia composizione: una
soluzione che permette di raddoppiare i posti disponibili per i
viaggiatori. Incremento di posti anche sulle tratte da Roma per
il Sud, nello specifico Puglia e Calabria.
Tra le
novità, il ritorno del Frecciarossa notturno tra il
Nord Italia e la Calabria, che viaggia di notte con il comfort e i servizi
Frecciarossa. Per le festività di primavera, inoltre, lungo la costa
Adriatica, saranno attivi sette nuovi collegamenti di rinforzo tra
Milano e Pescara. Grazie alla capillarità dei collegamenti intermodali sarà
possibile raggiungere le città d’arte Matera, Assisi
e Perugia con i Freccialink, ovvero il servizio
realizzato con autobus di nuova generazione in connessione con i treni Frecce.
In alcuni giorni specifici ci saranno corse anche per Pompei e Sorrento.
Sul Regionale verso le città d’arte e il mare
Molteplici
le idee di escursioni con il Regionale di Trenitalia: grazie ai servizi
integrati con pullman o traghetti è possibile raggiungere la spiaggia di
Bibione o l’isola d’Elba, il centro di Taormina o quello di Spoleto, la Valle
dei Templi o la Baia di San Fruttuoso; oltre 600 località di interesse
turistico facilmente raggiungibili con i servizi
regionali. Particolarmente apprezzati in questi giorni i collegamenti verso le
città d’arte e la Liguria, anche grazie ai “Treni del mare” che
fino al 24 settembre viaggeranno tra Lombardia e Liguria. Si tratta di
ventuno collegamenti regionali in più nei fine settimana, dieci il sabato e
undici nei giorni festivi, frutto della collaborazione fra Trenitalia, Trenord,
Regione Liguria e Regione Lombardia. Un’offerta raddoppiata rispetto allo
scorso anno che consente alla clientela lombarda di raggiungere le riviere
liguri di Levante e di Ponente.
Intercity per chi viaggia sulle lunghe distanze
Potenziati
i collegamenti Intercity notte sulla
riviera adriatica (linea Milano-Lecce e Torino-Lecce) con carrozze aggiuntive
su tutti e sei i collegamenti programmati a beneficio di chi si muove sulle
lunghe distanze. Un’offerta integrata e capillare dal nord al sud Italia con
100 collegamenti giorno e 24 collegamenti notte.
Dal 1°
aprile, infine, l'Eurocity già attivo tra Zurigo e Genova è
stato prolungato fino a Sestri Levante con fermata intermedia a Santa
Margherita Ligure-Portofino il sabato e la domenica: nuove opportunità di
viaggio per chi, dalla Lombardia e dalla Svizzera, sceglie di venire in Liguria
in treno per sfruttare al meglio le vacanze pasquali e i ponti di
primavera.
lunedì 3 aprile 2023
KRESSECCO, BORDOLINO E PROSEK: LA CANTINA DEGLI ORRORI
VINITALY: COLDIRETTI, DA ETICHETTE A FALSI, LA CANTINA DEGLI ORRORI
Chi farebbe un bel aperitivo a base di Kressecco o pasteggerebbe con un finto rosè fatto con la polverina per poi concludere il pasto con un bicchierino di Marsala made in USA?
Non bastavano il parmesan e i suoi fratelli ad insediare la cultura gastronomica italiana. Anche il vino, grande eccellenza del Belpaese, è sotto attacco da parte dei pirati della contraffazione. Una vera e propria "cantina dell'orrore" quella che Coldiretti ha svelato al Vinitaly in corso a Verona in questi giorni.
Dalle etichette
allarmistiche ai wine kit, dai falsi al taglio dei fondi per la promozione, il
vino italiano è sotto attacco con ripetuti blitz a livello comunitario che
penalizzano il settore come il via libera concesso all’Irlanda ad adottare
un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze “terroristiche”. E’
l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione di Vinitaly 2023 di Verona
dove è stata aperta la prima cantina degli orrori con gli esempi
più eclatanti degli attacchi al vino.
Il giusto impegno
dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini secondo la Coldiretti non può
tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare
ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. E’
infatti del tutto improprio – precisa la Coldiretti – assimilare l’eccessivo
consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e
consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il
vino. Un approccio ideologico nei confronti di un alimento come il vino che –
sostiene la Coldiretti – fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e
conta diecimila anni di storia e le cui tracce nel mondo sono state
individuate nel Caucaso.
Ma il vino Made in Italy –
spiega Coldiretti – deve affrontare anche altri attacchi. Un esempio è la
scelta della Ue di autorizzare nell’ambito delle pratiche enologiche
l’eliminazione totale o parziale dell’alcol anche nei vini a denominazione di
origine. In questo modo viene permesso ancora di chiamare vino un prodotto –
sottolinea la Coldiretti – in cui sono state del tutto compromesse le
caratteristiche di naturalità per effetto di trattamento invasivo che
interviene nel secolare processo di trasformazione dell’uva in mosto e quindi
in vino.
Si tratta di un precedente
pericoloso che apre la strada all’introduzione di derive che mettono fortemente
a rischio l’identità del vino italiano, che è la principale voce dell’export
agroalimentare nazionale” afferma il presidente della Coldiretti Ettore
Prandini nel sottolineare che “è in atto una demonizzazione indiscriminata,
pilotata da alcune multinazionali, che punta ad affermare un nuovo modello
alimentare e culturale che danneggia il settore e mette in discussione storia,
cultura e valori fortemente radicati nel cibo e nei vini made in Italy, la
dieta mediterranea stessa, patrimonio Unesco e il consumo moderato e
responsabile che contraddistingue il vino in Italia”.
Ma tra le pratiche
discutibili c’è anche lo zuccheraggio del vino – spiega la Coldiretti – che è
ad esempio permesso nell’Unione Europea ad eccezione di Italia, Spagna,
Portogallo, Grecia, Cipro, Malta e in alcune aree della Francia che
rappresentano però circa l’80% della produzione comunitaria.
Negli Stati Uniti –
riferisce la Coldiretti – è addirittura consentita l’aggiunta di acqua al mosto
per diminuire la percentuale di zuccheri secondo una pratica considerata una
vera e propria adulterazione in Italia. Miscele di vini da tavola bianchi e
rossi per produrre un “finto rosè” vietate in Europa sono possibili invece in
Nuova Zelanda e in Australia. L’Unione Europea però – continua la Coldiretti –
ha dato il via libera anche al vino senza uva con l’autorizzazione alla
produzione e commercializzazioni di vini ottenuti dalla fermentazione di frutti
diversi dall’uva come lamponi e ribes molto diffusi nei Paesi dell’Est.
L’ultima frontiera
dell’inganno – continua la Coldiretti – è nella commercializzazione molto
diffusa, dal Canada agli Stati Uniti fino ad alcuni Paesi dell’Unione Europea,
di kit fai da te che promettono il miracolo di ottenere in casa il meglio della
produzione enologica Made in Italy, dai vini ai formaggi. Si tratta di
confezioni che grazie a polveri miracolose promettono in pochi giorni di
ottenere le etichette più prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati,
Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Lambrusco o Montepulciano. Il problema non è
legato solo all’utilizzo delle pregiate denominazioni del Belpaese poiché in
base alla normativa europea del vino, non è possibile aggiungere acqua nel vino
o nei mosti.
Ma a pesare sono anche i
rischi legati alle richieste di riconoscimento di denominazioni che evocano le
eccellenze Made in Italy – ricorda Coldiretti – come nel caso del Prosek
croato, un vino dolce da dessert tradizionalmente proveniente dalla zona
meridionale della Dalmazia, contro la cui domanda di registrazione tra le
menzioni tradizionale l’Italia ha fatto ricorso, in virtù del fatto che
potrebbe danneggiare il Prosecco.
Quello dei falsi resta
comunque un mercato molto florido dove i rischi riguardano l’utilizzo delle
stesse o simili denominazioni o simili per indicare prodotti molto diversi. Dal
Bordolino argentino nella versione bianco e rosso con tanto di bandiera
tricolore al Kressecco tedesco, ma ci sono anche il Barbera bianco prodotto in
Romania e il Chianti fatto in California, il Marsala sudamericano e quello
statunitense tra le contraffazioni e imitazioni dei nostri vini e liquori più
prestigiosi che – conclude la Coldiretti – complessivamente provocano perdite
stimabili in oltre un miliardo di euro sui mercati mondiali alle produzioni
Made in Italy.
giovedì 16 marzo 2023
ZUCCHERO AMARO! IL PREZZO VA A + 55%
INFLAZIONE:
COLDIRETTI, CON +55% PREZZI ZUCCHERO VOLA CARRELLO
SPESA PER
GLI ALIMENTARI CRESCE IN CONTROTENDENZA
In controtendenza all’andamento generale accelerano i prezzi dei
beni alimentari che aumentano in media del 12,9% con punte massime del 55% per
lo zucchero di cui l’Italia è fortemente deficitaria e del 44% per l’olio di
semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è
uno dei principali produttori. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i
dati Istat sull’inflazione che a febbraio scende in media al 9,1%.
Ad aumentare – sottolinea la Coldiretti
– sono sia i prezzi degli alimentari non lavorati (+8,7%) che soprattutto
quelli lavorati (+15,5%) che risentono del balzo dei costi di produzione legati
alla trasformazione e dal confezionamento. Le difficoltà si
estendono infatti dalle tavole dei consumatori alle imprese per le quali si sono registrati nell’anno di guerra
aumenti dei costi dal vetro alle etichette, dal cartone ai barattoli di banda
stagnata, dai mangimi al gasolio, secondo l’analisi Coldiretti.
Per difendersi dagli
aumenti 8 italiani su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista
ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese
d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis che evidenzia come siano
cambiati anche i luoghi della spesa con il 72% degli italiani che si reca e fa
acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in
promozione. Le famiglie infatti – sottolinea la Coldiretti – vanno a caccia dei
prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio,
supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.
La pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la
globalizzazione spinta ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio
degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare,
riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli
alimenti per produttori e consumatori” afferma il presidente della Coldiretti
Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza di “raddoppiare da 5 a 10 miliardi
le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e
resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i
finanziamenti dell’Europa”.
Nell’ambito del Pnrr abbiamo presentato tra l’altro – precisa
Prandini – progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal
latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di
agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di
ricerca coinvolti. Un impegno che – conclude Prandini – ha l’obiettivo di
combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore
lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori
dalle pratiche sleali.
mercoledì 15 marzo 2023
ALTRO CHE CRISI! sono oltre 417mila le assunzioni previste dalle imprese a marzo
Buone notizie dal mondo delle imprese, la richiesta di assunzioni continua, a certificarlo sono Unioncamere ed Anpal nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior.
Lavoro: sono oltre 417mila le assunzioni previste
dalle imprese a marzo
In aumento il fabbisogno di
giovani e di lavoratori immigrati
Roma, 15
marzo 2023 –
Sono oltre 417mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di
marzo e sono circa 1,3 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio,
con un incremento della domanda di lavoro pari a quasi 59mila unità rispetto a
marzo 2022 (+16,3%) e 143mila unità sul corrispondente trimestre 2022 (+12,6%).
In aumento la domanda di giovani che passa da 101mila entrate programmate di
marzo 2022 alle 132mila entrate previste per il mese in corso. Aumenta anche la
richiesta di lavoratori immigrati, attestandosi a quasi 79mila entrate mentre
erano poco più di 60mila a marzo 2022. A delineare questo scenario è il Bollettino
del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal[1].
L’industria
nel suo complesso è alla ricerca di 135mila lavoratori per il mese di marzo che
salgono a 385mila nel trimestre marzo-maggio. Per il manifatturiero, che è alla
ricerca di 87mila lavoratori nel mese e di 249mila nel trimestre, le maggiori
opportunità di lavoro riguardano le industrie della meccatronica che ricercano
23mila lavoratori nel mese e 64mila nel trimestre, seguite dalle industrie
metallurgiche (18mila nel mese e 52mila nel trimestre) e da quelle alimentari
(11mila nel mese e 32mila nel trimestre). Si mantiene elevata anche la
richiesta proveniente dal comparto delle costruzioni: 48mila i contratti di
assunzione programmati per marzo e 136mila fino a maggio. Per quanto riguarda i
settori del terziario sono 283mila i contratti di lavoro che le imprese
intendono attivare a marzo e oltre 891mila quelli previsti nel trimestre
marzo-maggio. Il turismo sta offrendo le maggiori opportunità di impiego nei
servizi con oltre 70mila lavoratori ricercati nel mese e 261mila nel trimestre,
seguito dal commercio (57mila entrate programmate nel mese e 165mila nel
trimestre) e dai servizi alle persone[2]
(43mila nel mese e 132 nel trimestre).
Si attesta
complessivamente al 47,4% la quota di assunzioni di difficile reperimento (+6,3
p.p. rispetto ad un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati
per ricoprire le posizioni lavorative aperte. A incontrare le maggiori
difficoltà di reperimento sono i settori legno-arredo (59,2%), costruzioni
(58,5%), metallurgia (58,3%), tessile-abbigliamento-moda (58%).
Rispetto a un
anno fa, aumentano le opportunità di assunzione per i giovani “under 30” che
sfiorano le 132mila unità, pari al 31,6% delle entrate complessive previste
dalle imprese (+3,4 p.p. rispetto a marzo 2022). ICT, industrie della carta e
stampa, commercio, servizi finanziari e assicurativi e industrie meccatroniche
si distinguono perché stanno ricercando giovani per oltre il 40% dei contratti
da attivare. La quota di assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire
ricorrendo a immigrati si attesta sul 18,8% delle entrate complessive, in
crescita rispetto al 16,8% di marzo 2022 (+2 p.p.). Logistica, servizi
operativi di supporto alle imprese e alle persone, industrie metallurgiche,
industrie del legno-arredo e costruzioni sono i settori in cui la necessità di
lavoratori immigrati superiora il 20% degli ingressi programmati.
Il flusso
delle assunzioni è caratterizzato da una prevalenza di contratti a tempo
determinato (215 unità; 51,4% del totale), seguono i contratti a tempo
indeterminato (88mila; 21,2%) e quelli in somministrazione (45mila; 10,7%).
Sotto il
profilo territoriale è da sottolineare l’elevato mismatch riscontrato dalle
imprese nel Nord est per cui sono difficili da reperire circa il 54% dei
profili ricercati con punte del 59,1% per il Trentino-Alto Adige.
(...)
[1] Le previsioni del mese di marzo si basano sulle interviste
realizzate su un campione di quasi 116.000 imprese. Le interviste sono state
raccolte nel periodo 26 gennaio 2023 – 13 febbraio 2023.
[2] Istruzione e servizi formativi privati,
Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati, Servizi ricreativi,
culturali e altri servizi alle persone.
15 Marzo: Long Covid Day. Il Gemelli capofila mondiale nel Long Covid Pediatrico
15 Marzo: Long Covid Day. Il Gemelli capofila mondiale nel Long Covid Pediatrico
Al Policlinico Gemelli fino a oggi seguiti 3900 pazienti
adulti e 230 pediatrici con Long Covid
L’11 marzo del 2020 l’OMS dichiarava il Covid una pandemia.
E mentre oggi il mondo fa ogni sforzo possibile per gettarsi alle spalle la
fase acuta di questo disastro, la rivista scientifica Lancet ci ricorda che
almeno 65 milioni di persone convivono con il ‘Long Covid’, una condizione
multisistemica debilitante che devasta la qualità di vita di molti, per mesi o
anni. Il Long Covid è molto democratico, è colpisce sia grandi che piccoli,
forse addirittura il 10-20% di chi ha superato un’infezione da SARS CoV-2,
anche di grado lieve. E per tenere ben in vista il problema, un movimento
lanciato da Angela Laffin, paziente con Long Covid della prima ondata, ha deciso
di istituire per il 15 marzo, il Long Covid Awareness Day (Giornata
internazionale della consapevolezza sul Long Covid). La Giornata viaggerà sui
social con gli hashtag #LongCovidAwarenessDay
e
#LongCovid che accompagneranno immagini di attività che le persone
con Long Covid non riescono più a svolgere. Il simbolo della
giornata, disegnato da Tracey Thomson, è un ‘fiocchetto’ a tre colori: grigio
come la tristezza della pandemia, nero della solitudine e verde acqua a
simboleggiare la speranza.
Le cause del Long Covid non sono note, ma ricercatori
di tutto il mondo sono impegnati a far luce su questa misteriosa condizione.
Anche l’1% circa dei bambini riduci da un’infezione da SARS CoV-2
sviluppa segni e sintomi, riconducibili al quadro del Long Covid. Fino a poche
settimane fa però l’OMS aveva messo a punto una definizione ufficiale di long
Covid solo per gli adulti. “E la mancanza di una definizione pediatrica –
ricorda il dottor Danilo Buonsenso, dirigente medico presso la UOC di
Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS,
docente di Pediatria all’Università Cattolica ed esperto mondiale riconosciuto
di Long Covid pediatrico - ovviamente creava tutta una serie di limitazioni per
il riconoscimento della malattia in questa fascia d’età, ma anche in ambito di
ricerca per la standardizzazione dei lavori, le classificazioni, ecc. Per
questo motivo – prosegue Buonsenso - l’OMS qualche mese fa ha organizzato un
tavolo di ricerca che ha coinvolto esperti nella gestione del Long Covid da
tutto il mondo, oltre a genitori e pazienti stessi, per sviluppare un processo
attraverso il quale si è arrivati alla definizione di Long Covid pediatrico,
che è stata pubblicata lo scorso febbraio sul portale
dell’OMS. Anche noi del Gemelli siamo stati coinvolti in questo tavolo di
lavoro essendo stati il primo centro al mondo a segnalare l’esistenza del
Long Covid in età pediatrica e a pubblicare le prime evidenze di una certa
rilevanza sul tema”.
La definizione dell’OMS. Si parla di long Covid in
età pediatrica quando bambini, sani prima del Covid, sviluppano segni e
sintomi persistenti per almeno 2 mesi dopo l’infezione, legati a
problematiche di salute nuove, non spiegabili da altre diagnosi. Questi sintomi
comprendono astenia cronica, facile affaticabilità, problemi cognitivi,
vuoti di memoria, dolori muscolo-scheletrici, problematiche cardiache
(dolori toracici, alterazioni del ritmo cardiaco, miopericarditi, ecc) e
soprattutto una scarsissima tolleranza a sforzi anche lievi. “Vediamo ragazzi
che praticavano sport più volte al giorno e che dopo il Covid presentano una
facile affaticabilità, anche solo facendo un piano di scale. Ad oggi – ammette
il dottor Buonsenso - non abbiamo una terapia perché non sappiamo ancora
come mai alcuni pazienti sviluppino il Long Covid. Ma il nostro e altri gruppi
stanno lavorando allo studio di nuovi biomarcatori di Long Covid. Dai
dati preliminari al riguardo siamo abbastanza ottimisti; nei prossimi mesi
riusciremo a capire meglio perché alcuni pazienti sviluppano il long Covid e
altri no. Al momento non c’è ovviamente una terapia specifica quindi offriamo
trattamenti personalizzati in base alle problematiche principali riscontrate,
paziente per paziente. Nei bambini con cefalee croniche si attivano i percorsi
terapeutici tipici delle cefalee croniche in età pediatrica; per quelli con
alterazioni del ritmo cardiaco, è prevista la somministrazione di farmaci
anti-aritmici; per quelli con miocardite cronica o vascolari, la terapia
antiaggregante o anticoagulante. Sono infine allo studio alcune terapie per
l’astenia”.