venerdì 4 luglio 2014


Mostre. Seravezza riscopre i pittori della “scuola di Staggia”,  i precursori dei Macchiaioli
Domani sabato 5 luglio l’inaugurazione alle ore 18. Aperta fino al 7 settembre
Si apre domani sabato 5 luglio – inaugurazione alle ore 18 – nel  Palazzo Mediceo di Seravezza in Versilia ( Lu), riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la grande mostra  “Le vie del sole. La scuola di Staggia ed il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la macchia” che per la prima volta rende omaggio a quei pittori che, dal 1853 nelle campagne di Staggia vicino Siena, rivoluzionarono la pittura del paesaggio in Italia. Curata da Nadia Marchioni e con un comitato scientifico guidato da Carlo Sisi, il percorso espositivo comprende oltre 60 opere ( molte della quali provenienti da importanti musei e gallerie italiane ), di un nutrito gruppo di artisti, definiti nel 1873 da Telemaco Signorini “scuola di Staggia”, che si riunirono intorno ai pittori di origine ungherese Carlo e Andrea Markò  figli di quel Carlo Markò senior che nel suo atelier fiorentino dagli anni Quaranta, aprì una propria scuola di paesaggio. Nomi come Emilio Donnini e Serafino De Tivoli e poi Carlo Ademollo, Lorenzo Gelati, Alessandro La Volpe, Curio Nuti e Michele Rapisardi, Ispirandosi ai pittori francesi della scuola di Barbizon, questi artisti abbandonarono un approccio “accademico” al paesaggio, per anticipare una visione più personale, intima e quotidiana della natura che culminerà poi nel movimento dei “macchiaioli”.  Si tratta di una produzione artistica fino adesso poco conosciuta ma che rappresenta un momento cruciale nel rinnovamento della pittura del paesaggio in Toscana. “ E stato un lavoro di ricerca molto impegnativo – spiega la curatrice Nadia Marchioni – perché fino adesso della scuola di Staggia conoscevamo gli artisti ma non le opere. Ora invece insieme a Carlo Sisi abbiamo ricomposto un grande puzzle che ci riempie di soddisfazione e offre nuove e importanti prospettive di un periodo della storia dell’arte italiana  fino adesso poco conosciuto e studiato”.  Tra le opere in mostra una vera e propria riscoperta: si tratta de “Il castello di Staggia” di Alessandro La Volpe (dal Museo di Capodimonte), ma anche altri dipinti che permettono di seguire la geografia del paesaggio toscano, stagione dopo stagione, secondo gli spostamenti di questi artisti. La campagna senese del “Paesaggio con castello e figure” di De Tivoli e Carlo Markò, dai dintorni di Firenze (Portico di villa Toscana, di Altamura e De Tivoli), alla Valle del Serchio ed alle maestose Alpi Apuane, ai cui piedi Seravezza, sovrastata dalle cave di marmo e dall’arco naturale del Monte Forato, fu tappa prediletta, in diversi momenti, di De Tivoli, Gelati, Donnini e dei Markò, che strinsero con  Seravezza un vincolo speciale. In mostra anche 5 dipinti provenienti dalla Francia opera di alcuni protagonisti di Barbizon fra cui Charles-Françios Daubigny, Narcisse-Virgile Diaz de la Peña, Jules Dupré, Constant Troyon.  “Con questa mostra inedita e straordinaria – ha aggiunto il sindaco di Seravezza Ettore Neri – Seravezza torna ad ospitare un evento culturale di livello nazionale che valorizza ancora di più un contenitore come il Palazzo Mediceo che, con il riconoscimento dell’Unesco, ci impone grandi responsabilità sulla sua gestione per rispondere al meglio a questo nuovo ruolo di tutela e promozione”. La mostra è organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, dal Comune di Seravezza e sarà aperta dal 5  luglio al 7 settembre 2014 nel Palazzo Mediceo,  Viale L. Amadei, 230 Seravezza (Lu), dal lunedì al venerdì  dalle ore 17 alle 24; sabato e domenica 10.30 /12.30  e 17/24. Biglietto d'ingresso: intero euro 6,00 ridotto euro 4,00. Informazioni: Fondazione Terre Medicee, ufficio mostre: tel. 0584.757443, sito web: www.terremedicee.it  - bookshop@terremedcee.it e info@terremedicee.it
Ufficio stampa ILogo Fabrizio Lucarini, mobile 3407612178 / Chiara Mercatanti, mobile 3479778005  E-mail: press@ilogo.it
Seravezza, 4 luglio 2014



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